In Guatemala libertà di espressione minata

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Cattive notizie per la libertà d’espressione arrivano dal Guatemala, dove alla fine di luglio le autorità hanno arrestato José Rubén Zamora, direttore del Periódico de Guatemala e uno dei giornalisti più importanti del paese, molto critico con il governo del presidente conservatore Alejandro Giammattei.

Davanti all’indignazione internazionale, il procuratore speciale per l’impunità Rafael Curruchiche ha dichiarato che la detenzione di Zamora non ha niente a che vedere con il suo lavoro di giornalista, ma dipende dal fatto che è accusato di riciclaggio di denaro.

Secondo Carlos Dada, giornalista salvadoregno e fondatore del sito indipendente El Faro, “accusare Zamora di questo crimine equivale a delegittimarlo, a stabilire pubblicamente che lavora per la criminalità organizzata. Così come la dittatura nicaraguense ha fatto con il giornalista Carlos Fernando Chamorro e il governo di Nayib Bukele con me”.

L’arresto di Zamora non è un fatto isolato in una regione, l’America centrale, che vive una preoccupante retrocessione democratica.

Pochi giorni dopo il suo arresto la procura ha ordinato il congelamento dei conti del giornale: “Senza soldi il quotidiano non potrà comprare la carta né pagare i suoi impiegati”, scrive Dada.

“Senza soldi, il giornale più importante della storia recente del Guatemala sparirà, con il suo fondatore in prigione”.

Fonti: Articolo di L’Internazionale, 26/08/22. Foto: Ansa.it