Il debito di El Salvador a causa del crollo del bitcoin

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Il crollo delle criptovalute registrato nei giorni scorsi rischia di fare una vittima illustre: lo stato di El Salvador.

Su iniziativa del suo presidente, meno di un anno fa El Salvador aveva adottato Bitcoin come moneta ufficiale a fianco del dollaro statunitense e del colòn (spendendo 105 milioni di dollari per acquistare la criptovaluta), e scommettendo tanto sul successo dell’operazione da progettare un’intera “città dei Bitcoin”.

Gli eventi degli ultimi mesi e in particolare di quest’ultima settimana hanno però variato decisamente in peggio il panorama: secondo quanto scrive Bloomberg la caduta del valore dei Bitcoin, che hanno perso il 40% dallo scorso marzo, hanno causata a El Salvador perdite per circa 40 milioni di dollari dallo scorso settembre.

Ciò rappresenta un problema particolarmente serio poiché entro il prossimo 15 giugno lo Stato dell’America Centrale dovrebbe rimborsare una parte del proprio debito, per una cifra pari a 38,25 milioni di dollari.

L’ex presidente della Banca Centrale di El Salvador, Carlos Acevedo, non sembra troppo sorpreso di quanto accaduto e se la prende con il presidente Bukele: «[I Bitcoin] sono rischiosi perché sono una risorsa estremamente instabile, e costituiscono un investimento che è completamente a discrezione del presidente. Li compra dal suo telefono quando vuole trarre vantaggio dai ribassi, ma non è molto bravo perché ogni volta che compra poi c’è un ribasso ulteriore».

Il governo di Bukele non ha commentato la situazione in cui si trova, mentre molto più alte si levano le voci di quanti a questo punto vedono seriamente in pericolo il consistente pagamento che El Salvador ha in programma per il prossimo gennaio ed è pari a 800 milioni di dollari.

Diverse agenzie di rating hanno già classificato El Salvador come CCC, e qualcuno parla di possibile default.

Secondo Acevedo, tuttavia utilizzando le riserve di cassa e chiedendo dei prestiti, oltre a introdurre una riforma delle pensioni, il Paese dovrebbe riuscire a rispettare la scadenza, anche grazie all’aiuto del Fondo Monetario Internazionale.

Questo però ha già chiesto a El Salvador di abbandonare l’adozione dei Bitcoin come moneta ufficiale, e tale posizione potrebbe complicare le relazioni tra lo Stato e l’istituzione.

Intanto, Nayib Bukele non sembra molto preoccupato, o forse è semplicemente fiducioso in una risalita del valore delle criptovalute: appena lo scorso 9 maggio ha acquistato altri 500 Bitcoin, spendendo 15,5 milioni di dollari. Al momento in cui scriviamo, il loro valore è sceso di circa 500.000 dollari.

Fonte: Articolo del 13/05/22 di Zeus News