In Etiopia ancora scontri tra esercito e tigrini al confine

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Le forze del Fronte di liberazione del popolo del Tigrè (Tplf) si sono scontrate con l’esercito eritreo lungo il confine fra il Tigrè e l’Eritrea.

È quanto riferiscono fonti militari etiopi citate dalla “Bbc“, secondo cui gli scontri sono avvenuti nell’area di Rama e nella contesa cittadina di Badme, che un tribunale internazionale ha assegnato all’Eritrea nell’annosa disputa che per anni è stata al centro del conflitto tra Etiopia ed Eritrea.

Entrambe le parti si sono impegnate a bombardare usando l’artiglieria pesante, ha affermato la stessa fonte. “Le forze del Tigrè si sono ritirate e il combattimento si è interrotto la scorsa notte, tuttavia (l’episodio) dimostra il comportamento aggressivo del Tplf“, ha detto la fonte.

Sabato scorso il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha affermato che l’esercito è pronto a “difendersi come un leone e ad attaccare come un lupo”, facendo riferimento alla contesa regione del Tigrè occidentale come parte della regione di Amhara.

Ufficialmente la regione fa parte del Tigrè ma è sotto il controllo delle forze Amhara dall’inizio del conflitto.

La scorsa settimana il presidente del Tplf, Debretsion Gebremichael, ha affermato che “il popolo del Tigrè sopporterà l’onere di garantire la propria sopravvivenza” se la comunità internazionale non potesse garantire che gli aiuti alimentari disperatamente necessari venissero inviati nella regione, denunciando che “sette milioni di tigrini stanno affrontando la fame”.

Il tutto dopo che nei giorni scorsi sia il governo etiope che le forze tigrine – che sono in guerra dal novembre 2020 – hanno affermato che si stanno preparando per una nuova fase del conflitto.

Fonte: Articolo di Nova.news del 09/05/22. Foto di Insidertrend.it