Rappresentanti di sei organizzazioni per i diritti umani di El Salvador hanno chiesto la fine dello stato di eccezione decretato dal governo di Nayib Bukele e in vigore da oltre due anni.
L’iniziativa, si legge in un documento, si basa su oltre 6.000 denunce di violazioni dei diritti umani e sugli oltre 240 morti registrati nelle carceri del Paese dal 27 marzo 2022 – data di inizio del regime di emergenza -, ad oggi.
Il rapporto – elaborato dalle ong Cristosal; Servizio Sociale Passionista; Istituto per i Diritti Umani dell’Università Centroamericana; Rete salvadoregna di difensori dei diritti umani; Amate e Fondazione Studi per l’Applicazione dei Diritti – risalta i pericoli insiti in questa politica centrata sulla repressione.
Il regime di eccezione, si sottolinea inoltre, può essere utilizzato anche per criminalizzare il lavoro di attivisti per i diritti umani, giornalisti e leader delle comunità. Il documento evidenzia anche il pericolo di una “criminalizzazione” dei giovani tenendo conto che oltre il 50% degli arresti avvenuti riguardano persone tra i 19 ei 30 anni e che 203 di questi riguardano adolescenti tra i 13 e i 18 anni. Attualmente, denunciano le ong, in El Salvador ci sono1.728 persone detenute ogni 100.000 abitanti, “il più alto tasso di persone private della libertà nel mondo”.
Fonti: Articolo del 4/04/24 di Ansa. Foto Moises Castillo | Ringraziamenti: AP Copyright: Copyright 2022 The Associated Press.