Sette oppositori del governo di Daniel Ortega sono stati dichiarati colpevoli il 24 febbraio di cospirazione per sovvertire l’ordine nazionale.
I processi si sono svolti a porte chiuse.
Erano tutti stati arrestati prima delle presidenziali del 7 novembre 2021, quando il regime sandinista aveva portato avanti una campagna contro candidati e attivisti.
Il processo si è svolto a porte chiuse nella prigione del Chipote a Managua.
All’inizio di febbraio Dora Téllez e Lesther Alemán, due tra i principali oppositori del governo sandinista, erano stati giudicati colpevoli con processi definiti “vergognosi” dalle organizzazioni per i diritti umani.
Secondo lo scrittore nicaraguense Sérgio Ramírez, che si trova in esilio, i processi in corso in Nicaragua somigliano a quelli condotti a Mosca tra il 1936 e il 1938 contro figure politiche rilevanti che rappresentavano una minaccia al potere di Stalin.
E come allora, quando quei processi ebbero poca risonanza internazionale perché sul mondo incombeva la minaccia del nazismo, oggi la comunità internazionale ha altro di cui occuparsi.
Il riferimento di Ramírez è ovviamente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
Fonte articolo: 11/03/22 L’Internazionale Foto: Euronews