Il vulcano Hayli Gubbi, nella regione nord-orientale dell’Etiopia, ha eruttato per la prima volta dopo 12mila anni. Come ha sottolineato il Centro di Consulenza sulle Ceneri Vulcaniche di Tolosa (Vaac), l’eruzione ha provocato dense colonne di fumo alte fino a 14 chilometri nel cielo. L’Hayli Gubbi, situato nella regione etiope di Afar a circa 800 chilometri a nord-est di Addis Abeba (vicino al confine con l’Eritrea), è rimasto in eruzione per diverse ore. Il vulcano, che si eleva per circa 500 metri di altitudine, si trova all’interno della Rift Valley, una zona di intensa attività geologica dove si incontrano due placche tettoniche.
Le nubi di cenere sprigionate a seguito dell’eruzione del vulcano etiope si sono spostate poi su Yemen, Oman, India e Pakistan settentrionale, come ha precisato il Vaac. Il Global Volcanism Program dello Smithsonian Institution ha poi affermato che Hayli Gubbi non ha avuto eruzioni note durante l’Olocene, iniziato circa 12 mila anni fa alla fine dell’ultima era glaciale.
A seguito dell’eruzione e delle nuvole di cenere, una decina di voli internazionali sono stati cancellati e altrettanti in partenza dall’India sono stati ritardati all’aeroporto di Delhi. Le compagnie che hanno annunciato le cancellazioni sono state Air India e Akasa Air, seguendo l’invito della Direzione Generale dell’Aviazione Civile che aveva suggerito di evitare le aree toccate dalla cenere sprigionata dal vulcano, che ha sorvolato gli stati del Gujarat, Delhi, Rajasthan, Punjab e Haryana, aggravando anche i già alti livelli di inquinamento delle regioni.
A seguito dell’eruzione dell’Hayli Gubbi, anche il vulcano Erta Ale, uno dei più attivi dell’Etiopia, situato nella regione nordorientale dell’Afar, ha eruttato causando un’improvvisa e intensa emissione di fumo. Secondo l’agenzia statale Afar Mass Media Agency, una grande quantità di fumo nero si è alzata dal cratere, mentre le ceneri hanno raggiunto diversi villaggi vicini. L'”esplosione intensa” che ha accompagnato l’eruzione avrebbe provocato scosse percepite in città e località lontane.
Fonti: Articolo di Skytg24 del 26/11/25. Foto di Repubblica


