“È necessario che lo Stato, attraverso il Governo generale, aumenti gradualmente gli investimenti nella sanità nei prossimi anni”.
Lo chiede in Bolivia la fondazione Jubileo, organismo di ricerca organico alla Conferenza episcopale, in un accurato studio in cui denuncia la crisi del sistema sanitario del Paese.
“Il budget per l’assistenza sanitaria in Bolivia è insufficiente, l’età media della popolazione sta aumentando e i cambiamenti dietetici con la malnutrizione stanno facendo attraversare al Paese un periodo di transizione demografica ed epidemiologica, con un aumento delle malattie non trasmissibili, che causano maggiore morbilità e mortalità e sono più costose”, la denuncia della fondazione Jubileo. Per poter rispondere alle nuove esigenze, “lo Stato dovrà adattare il sistema sanitario e riallocare le risorse umane e finanziarie”.
Jubileo sottolinea che il sistema sanitario boliviano è caratterizzato da segmentazione e frammentazione. Segmentato con tre settori sanitari: pubblico, previdenziale e privato; frammentato perché ogni settore ha le proprie infrastrutture e condizioni di accesso, costi e cure altamente differenziate, che contribuiscono a una distribuzione iniqua e inefficiente delle risorse.
In pratica, molte persone che potrebbero beneficiare dei programmi assicurativi non accedono effettivamente ai servizi sanitari (per motivi tecnici, strutturali e finanziari).
Secondo le proiezioni per il 2022, il 28,1% della popolazione era assicurato dalla previdenza sociale e il restante 71,9% non era assicurato.
Spesso questa ampia fascia di popolazione non riesce ad accedere al servizio universale e gratuito.
Fonte: Articolo del 12/12/24 Agenzia Sir.