Quaranta vittime secondo Bbc, oltre cinquanta secondo Al Jazeera, addirittura cento per il magazine online dell’opposizione Mizzima che ha dato la notizia sulla sua pagina Facebook.
È l’effetto dell’ennesimo raid aereo dell’esercito birmano contro le colonne delle People’s Defence Forces, le forze di difesa popolari che fanno capo al governo ombra (Nug, National
Unity Government) che si oppone alla dittatura militare instaurata nel febbraio 2021.
È successo nel villaggio di Pazigyi, township di Kanbalu nella divisione centrale del Sagaing, una delle aree del Myanmar centrale dove la guerra è storia quotidiana.
TATMADAW, com’è chiamato l’esercito della giunta, ha attaccato dopo le sette di ieri mattina con elicotteri da combattimento dai quali sono state gettate bombe con l’intento di
colpire chi partecipava all’inaugurazione di un ufficio amministrativo in una delle zone dove il Nug e le Pdf controllano il territorio.
Ma come spesso accade nelle manifestazioni pubbliche, c’erano anche donne e bambini e non solo combattenti: almeno 15 donne e diversi minorenni sarebbero rimasti sotto le
bombe, scrive Bbc citando fonti locali.
I bombardamenti con aerei o elicotteri – di marca russa o cinese e appena mostrati nell’ultima parata militare del marzo scorso – stanno segnando un cambio di strategia della
giunta golpista che racconta tre cose.
La prima è che le truppe di terra sono in difficoltà. La seconda è che la giunta non si fa alcun problema rispetto ai civili, anche se questo è stato chiaro fin dall’inizio del conflitto,
inizialmente pacifico e poi tramutatosi in scontro aperto. La terza è che la guerra birmana non è un conflitto a bassa intensità come per altro è stato derubricato.
I fronti aperti sono tantissimi. L’ultimo in ordine di tempo, un fronte in cui ancora si combatte, riguarda la zona di Myawaddy, sul confine birmano tailandese, dove dal 4 aprile
scorso le forze congiunte degli eserciti karen e delle Pdf hanno sferrato un attacco contro l’area di Shwe Kokko, a nord della città di Myawaddy dove sono stati costruiti casinò e
alberghi già dai tempi del governo civile.
Poi l’esecutivo di Aung San Suu Kyi aveva fatto un passo indietro quando era stato evidente che il nuovo agglomerato urbano si stava trasformando nell’ennesima cittadella criminale
fuori controllo.
La giunta, dopo gli anni del Covid e dopo il golpe, ha ridato linfa al progetto e l’attacco di questi giorni, secondo un comunicato ufficiale, servirebbe proprio a colpire gli interessi
cinesi e gli strumenti (case dove è attiva la cybercriminalità) che generano valuta per l’apparato repressivo dei militari.
Ma sarebbe stata anche una ritorsione dopo l’estradizione di tre miliziani dell’opposizione arrestati in Thailandia e consegnati alle autorità birmane di Myawaddi che
poi avrebbero ucciso uno di loro (tutti e tre secondo altre fonti) dopo il trasferimento in Myanmar.
Secondo il quotidiano online Irrawaddy le forze karen e i loro alleati si sono scontrati ieri con le truppe della giunta nel villaggio di Mekanel, che come Shwe Kokko si trova nella
municipalità di Myawaddy. Anche in questo caso ci sarebbero stati raid aerei.
Le forze della giunta si appoggiano a Myawaddy su una brigata di “rinnegati” karen che si sono alleati con Tatmadaw e che, in cambio della sorveglianza sulla frontiera, avrebbero la
gestione e il controllo delle attività criminali. Inutile dire che la Brigata della frontiera è stata un buon motivo in più per sferrare l’attacco contro chi ha tradito la scelta
maggioritaria dei Karen di stare dalla parte del Nug contro i golpisti.
A partire da una stima iniziale di circa 500mila soldati nei primi anni 2000, all’inizio del 2021 Tatmadaw era formato da un numero stimato tra 300-350mila effettivi, che ora
sarebbero 200-250mila. Gli operativi sul terreno sarebbero invece circa 100mila cui si aggiungono circa 80mila poliziotti. Secondo l’opposizione le diserzioni sarebbero già state
almeno 12mila.
Quanto alla resistenza, in Myanmar ogni regione ha il suo esercito: sono i cosiddetti eserciti etnici (Eao) da sempre in conflitto col governo centrale. Sono circa una ventina. Pdf ed Eao
raggiungerebbero assieme tra le 50 e le 60mila unità combattenti.
Fonte articolo: Il Manifesto 12/04/23. Fonte immagine: Vatican News